Il primo principio della vita è la trasformazione.
L’Alchimia è Trasformazione.
Nessun uomo può bagnarsi nello stesso fiume per due volte, perché né l’uomo né le acque del fiume sono gli stessi, diceva Eraclito di Efeso al quale si attribuisce il motto Panta Rei=tutto scorre.
Dunque tutto si trasforma, la trasformazione è signora del tempo, nell’uomo, come nella natura. La conoscenza vera non è studiare il mondo come oggetto morto ma cercare il segreto delle trasformazioni. L’Alchimia é una via molto particolare che studia le trasformazioni della natura rapportandole a trasformazioni parallele che avvengono nell’individuo.
Nel contatto tra ricercatore e natura ricercata avviene un doppio processo parallelo di metamorfosi di entrambi. La ricerca crea dunque una sintesi “spirituale” tra le essenze di entrambi, portandole ad un livello frequenziale più alto. Proprio da questo punto di vista l’Alchimia diventa una strada per avvicinarsi all’Essere Supremo.
Per questa premessa l’Alchimia non è una scienza proprio perché pone come dogma fondamentale, o quasi “rituale”, l’identità tra il soggetto e l’oggetto, unione che avviene solo a livello molto sottile.
Il termine Alchimia viene utilizzato anche quotidianamente nel linguaggio comune per intendere ad esempio qualcosa di magico che avviene tra due persone (“quando sono con te, si crea un’Alchimia”) oppure per intendere qualcosa di misterioso (la ricerca della Pietra Filosofale, per procurarsi “l’Elisir di lunga vita”) o più semplicemente come sinonimo di trasmutazione .
Ed ancora, il richiamo più esplicito che abbiamo menzionando Alchimia è la trasmutazione del Piombo in Oro, operazione che si attribuisce soprattutto agli Alchimisti medievali, considerati un po’ dei ciarlatani, un po’ degli illusi perché veniva ritenuto impossibile che da un metallo pesante come il piombo si potesse ottenere addirittura il Re dei metalli nobili.
Si ha una trasmutazione anche quando un essere passa da una frequenza inferiore ad una superiore, quello che accade con la meditazione. Avere una trasmutazione vuol dire attivare un mutamento non soltanto sulla materia visibile ma anche sulle frequenze invisibili. E’ una concezione errata dell’Alchimia ritenere che le operazioni descritte nei testi che trattavano di questo argomento fossero effettivamente finalizzate ad una arricchimento profano, ottenuto attraverso utopistiche trasformazioni di metalli poco costosi in metallo prezioso.
Se invece a queste interpretazioni applichiamo il pensiero simbolico – analogico, vedremo che tutte queste definizioni potranno essere considerate valide.
Etimologicamente il termine ALCHIMIA potrebbe provenire da
- Al-Khimiya o kimiya (dall’arabo Al, corrispondente all’articolo determinativo il, ed il greco Kuméia, proveniente da Kuma, fluido, nel senso di fondere, l’atto del rendere fluido);
- Da als (sale) più Kuma (sale fuso)
- Da Al Kemi l’antico nome dell’Egitto, noto anche come la Terra Nera, con riferimento al Limo, la terra nera limacciosa che il Nilo lasciava dopo gli straripamenti e che rappresentava per gli egizi un valido concime, sostanza quindi che rappresentava qualcosa di indifferenziato ed al tempo stesso totipotente.
- Attinenza tra Alchimia e Chimica: si potrebbe ritenere che l’Alchimia sia una specie di chimica primitiva, quasi del tutto priva di criteri logici e scientifici, che in un certo senso diede origine alla chimica moderna.
Comunque tutti questi significati possono risultare giusti se riferiti al loro contesto così, se da un punto di vista puramente di laboratorio l’Alchimia consiste nel rendere fluida una sostanza che all’inizio è solida (il cosiddetto solve et coagula) e le operazioni che avvengono sono puramente chimiche, da un punto di vista simbolico possiamo sostenere che la materia si trasforma da Piombo (sostanza pesante e grezza) in Oro (sostanza pura ed incorruttibile) sia su un piano materiale (Alchimia da Laboratorio, ovvero Spagyria) che “spirituale” o filosofico, per trasformare le nostre parti “impure” (passioni, desideri) in pensieri ed azioni pieni di purezza (Alchimia Interiore).