Il tema presentato si sviluppa in tre parti: i meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio, la prevenzione e il trattamento delle malattie da raffreddamento.
I. I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa comprendono tre livelli di protezione, procedendo dalle prime alle ultime vie aeree. Il primo livello comprende le alte vie aeree e, in particolare, naso, trachea, bronchi principali che assolvono funzione di filtro, umidificazione, riscaldamento dell’aria (ciclo nasale, sternuto, tosse). Il ciclo nasale è la variazione ciclica della congestione e decongestione nasale con alternanza per ciascun lato del naso ogni 2 ore circa. I turbinati si comportano come dispositivi di regolazione della resistenza nei confronti del flusso d’aria a livello nasale, rigonfiandosi e decongestionandosi. Il riflesso della tosse è un meccanismo fisiologico, costituito da un’inspirazione profonda, seguita dalla chiusura della glottide, con aumento della pressione intratoracica, e dalla sua improvvisa apertura e fuoriuscita di aria. Il secondo livello è localizzato a livello dei bronchi principali e secondari dove è attivo il sistema muco-ciliare. Il muco è una sostanza vischiosa secreta dalle ghiandole mucose e dalle cellule caliciformi presenti tra le cellule epiteliali di rivestimento di tutte le mucose. Lubrifica e protegge le superfici mucose. Le cilia sono elementi anatomici filiformi presenti sulla superficie di alcuni epiteli, in particolare a livello della mucosa delle vie respiratorie, dove favoriscono l’eliminazione del muco verso l’esterno. Il terzo livello del sistema difensivo comprende bronchioli terminali e alveoli. Si basa su un meccanismo immunitario specifico (macrofagi, produzione di immunoglobuline).
II. Le infezioni recidivanti delle vie aeree (IRR) in età pediatrica
Si ritiene che il 10% della popolazione infantile presenti più di 7-9 episodi/anno di infezioni a carico delle alte, medie e basse vie respiratorie, livello soglia oltre cui si parla di bambino catarrale o ‘chest child’ o bambino con IRR. Alla base c’è un ritardo del processo di maturazione dei meccanismi di difesa, favorito dalla brevità e dalle ridotte dimensioni del lume delle vie aeree, dall’ipertrofia delle adenoidi, dall’inquinamento. Le infezioni ricorrenti si manifestano soprattutto nella stagione autunno-invernale con l’ingresso in comunità del bambino. Al di sotto dei 2 anni è preferibile evitare la somministrazione di preparati contenenti alcool o glicerina, come tinture madri (T.M.) o macerati glicerici (M.G.). La prevenzione va iniziata nella stagione autunnale e continuata fino alla primavera successiva.
III. Pelargonium sidoides
Geranio originario dell’Africa del Sud, di cui si utilizza il rizoma. Il nome originale Umckaloabo, significa ‘per la cura dei disturbi ai polmoni’. Ha proprietà antibatteriche e immunomodulanti (cumarine, umckalina, proantocianidine). E’ indicato nella prevenzione e nel trattamento delle malattie da raffreddamento e nelle infezioni delle prime vie aeree, di origine batterica e virale, sia nel bambino che nell’adulto (rinite, influenza, sinusite, faringotonsillite, bronchite).
IV. Echinacea (angustifolia, purpurea, pallida)
L’echinacea è una pianta della famiglia delle Composite, originaria del Nord America. Studi recenti condotti in Germania hanno confermato l’azione antinfiammatoria e immunostimolante, utile sia nella prevenzione che nel trattamento dei processi infettivi delle vie aeree, di origine batterica e virale. L’echinacea agisce potenziando il sistema immunitario, possiede attività antivirale, stimola i globuli bianchi, neutralizza i batteri, favorisce la cicatrizzazione delle ferite, svolge un’azione antiossidante e immunomodulante. Tali effetti sono dovuti ad alcuni principi attivi: inulina, polisaccaridi (immunostimolanti), flavonoidi, acido caffeico. Viene utilizzata per prevenzione e trattamento delle malattie da raffreddamento. Riassumendo, l’echinacea comprende tre principali principi attivi: 1. alcammidi = attivazione dei macrofagi; 2. composti fenolici = azione antivirale; 3. polisaccaridi = produzione di immunoglobuline. Ricercatori dell’Università americana del Connecticut diretti da Craig Coleman hanno pubblicato nel 2007 sulla rivista scientifica The Lancet Infectious Diseases una revisione complessiva di 14 differenti studi che registra una diminuzione del 65% delle malattie da raffreddamento in soggetti che hanno assunto a scopo preventivo dei preparati a base di echinacea. In combinazione con la vitamina C l’incidenza della congestione nasale del raffreddore si ridurrebbe dell’86 per cento. Gli Autori concludono che ’L’Echinacea può ridurre la durata della malattia e la severità dei sintomi correlati, come tosse e mal di testa’ (Shah SA, Sander S, White CM, Rinald M, Coleman C. Evaluation of echinacea for the prevention and treatment of the common cold: a meta-analysis. Lancet Infectious Diseases 2007; 7:473-80).