Ai praticanti del taijiquan è, in particolare, richiesto di prendere piena e completa conscienza del proprio jing dantian che deve essere utilizzato per dirigere tutti i movimenti evitando ogni tensione dell’addome. Esercizi specifici per conoscere il dantian sono quelli di chan si gong e Qi gong. Mentre si pratica un Taolu di Taijiquan ogni movimento deve prendere origine dal Dantian, punto in cui
« devono essere contemporaneamente presenti tre tipi di movimento perfettamente coordinati: vibratorio, ondulatorio e sussultorio. Ogni giuntura deve agire come parte di un serpente con l’energia che si muove a spirale. » |
(Flavio Daniele, Le tre vie del Tao, p. 49.) |
Secondo Flavio Daniele, nel Taijiquan stile Yang ci si concentra sul far scendere il Qi nel Dantian, mentre nel Taijiquan stile Chen si ha in aggiunta l’attenzione sui movimenti ondeggianti. Per Lam Tu-ky il Dantian nel Taijiquan stile Chen deve essere utilizzato come motore del movimento degli arti e del corpo. Si segue la regola secondo la quale se l’interno non si muove anche l’esterno non si muove, cioè deve essere sempre il Dantian a muoversi per primo, seguito dal movimento degli arti. Il movimento del Dantian è Rotatorio e va in tutte le direzioni, seguendo due principi di spostamento: sinistra-destra (piano orizzontale) e avanti-dietro (piano verticale).