Sebbene il fuoco non sia più considerato una forza divina resta sempre un simbolo nell’iconografia religiosa. La luce, compagna del fuoco, viene usata come metafora per la divinità: ne vediamo, come esempio, le candele della chiesa cristiana o le lampade di burro del Buddismo tibetano. La brillantezza e il calore di queste luci simboleggiano le qualità dello spirito definito “scintilla divina”. Il fuoco è un potente distruttore. Persino lo stesso sole, fonte di luce, calore e benessere, può inaridire e bruciare se non ci proteggiamo dalla sua forza. Forza ultima, e purtroppo ancora indimenticata, che annienta è l’arma nucleare “più splendente di mille soli”.
Il fuoco è “insieme all’Acqua”: infatti anche l’Acqua, come vedremo quando studieremo l’Elemento, può essere benefattrice e distruttrice al tempo stesso e ne sono un triste esempio le recenti alluvioni subite in questi ultimi periodi da tanti nostri amici. La caratteristica meno evidente ma più importante dell’elemento è che il Fuoco è una forza che trasforma, distrugge una forma per crearne un’altra. Il Taoismo adottò la metafora del fuoco come simbolo di trasformazione e rinascita: distruzione della forma materiale per ottenere pura essenza dello spirito. Fissare il fuoco è uno dei modi migliori per sintonizzare la mente consapevole con l’inconscio. Il movimento e lo scintillio della fiamma hanno un naturale effetto stroboscopico che stimola la mente alla produzione di onde Alfa, associate alla quiete e all’intuizione, predisponendola alla creatività. Osservando il modo in cui una fiamma si avvolge a un ceppo di legno nel camino, si capisce l’esagramma del Fuoco ne “I Ching” che è “Li”, l’Aderente. Tornando alle caratteristiche del Fuoco abbiamo detto del suo potere trasformante e quasi sempre irreversibile.

1. Trasforma una sostanza in altra sostanza (distrugge per creare). Per esempio, il legno diventa cenere, l’argilla diventa porcellana e il metallo duro si fonde.
2. Trasforma una sostanza in energia. Per esempio, il legno bruciando diventa sì cenere, ma produce calore e luce.

Quindi è anche luce, calore, eccitazione, movimento e reattività.
Il Fuoco è l’unico Elemento rappresentato da due coppie di meridiani, il Cuore (C) e l’Intestino Tenue (IT), il Triplice Riscaldatore (TR) e il Ministro del Cuore (MC);

ora ne vediamo le dinamiche di correlazione.
Funzione centrale del Fuoco è quella del Cuore, sede dello Shen o luce della consapevolezza (vedi  l’articolo sulle Sostanze Vitali – prima parte). Questa consapevolezza non deve essere necessariamente spirituale: è presenza che guida ogni azione. Nei testi medici cinesi i vari organi ricevono spesso nomi di funzionari governativi. Il Cuore corrisponde all’Imperatore che nell’antica Cina era il Figlio del Cielo, incarnazione dell’autorità divina sulla Terra. Il Cuore quindi, essendo sede dello Shen, fornisce una dimora fisica alla parte divina di ognuno e, in qualità di Imperatore, non ha contatti con i suoi sudditi e con l’esterno e richiede protezione.

In modi diversi gli altri meridiani dell’Elemento forniscono questa protezione e si possono considerare come estensioni dell’energia del Cuore.

L’Intestino Tenue lo protegge respingendo i pericoli immediati. Il Ministro del Cuore lo protegge anch’esso ma in modo differente, interponendosi, ossia mediando con la grande circolazione tra il Cuore e la superficie. Il Triplice Riscaldatore trasporta il Qi Originario o Yuan Qi a tutti gli organi governandone i processi metabolici; in più controlla la circolazione superficiale e linfatica.

Il movimento del Fuoco presenta aspetta simili a quello del Legno. Sono entrambi Yang, hanno la tendenza a salire quando l’Elemento è in squilibrio. Come il fuoco, sfuggito al controllo, tende a divampare verso l’alto, così il Fuoco patogeno crea sintomi nella parte superiore del corpo (cefalee, occhi arrossati o doloranti, ulcere in bocca, gengive sanguinanti, inquietudine, agitazione, insonnia). In condizione di equilibrio, l’energia del Fuoco irradia verso l’esterno (come la luce), influenzando, tramite la circolazione, tutte le parti del corpo. Restano sempre evidenti anche in questo caso gli interessamenti alla parte alta del corpo (colorito e luminosità degli occhi). Nel prossimo articolo vediamo le ultime associazioni che caratterizzano l’Elemento.

Testi: Teoria e pratica Shiatsu – Carola Beresford-Cooke