Medicina tradizionale cinese – I cinque elementi: “fuoco” – quarta parte

Un’antica fiaba cinese narra di un medico leggendario che usò la chirurgia per curare 2 uomini, trapiantando il cuore dell’uno nell’altro; in seguito a questa operazione, tuttavia, l’intera identità fisica cambiò, sicché tornati a casa le famiglie non li riconobbero.

La fiaba raccontata dimostra il potere integrativo del Cuore nella tradizione medica orientale secondo la quale lo Shen (consapevolezza) che risiede nel Cuore dà forma al corpo oltre che alla mente. Qualunque cosa venga assimilata nel complesso fisico e mentale dell’essere, si trasforma come per alchimia divenendone parte perché animato dallo Shen, una dimostrazione della forza trasformatrice del Fuoco. Il Cuore lavora per integrare quanto viene immesso attraverso i 5 sensi e generare risposte interne adeguate. Se il Cuore, centro di ogni individuo, è instabile, le risposte sono inappropriate con conseguente sviluppo di sintomi, dapprima a livello psicologico (tensioni, nevrosi, iperattività, paranoia…) e poi fisico (mani sudate, palpitazioni, balbuzie, nodo in gola…) Ora vediamo il meridiano di Cuore: il suo percorso e i punti più significativi (vedi disegno). Mappa percorso

Il meridiano tradizionale del Cuore ha tre rami che cominciano tutti nel Cuore. Un ramo scende attraverso il diaframma collegandosi con l’Intestino Tenue. Un altro sale, passando accanto alla trachea e raggiungendo l’occhio. Il terzo ramo attraversa il Polmone ed emerge dalla parte più profonda dell’ascella, scende lungo il braccio tra bicipite e tricipite (in posizione anatomica, sulla parte mediale della sua superficie anteriore), attraversa il polso e il palmo della mano fino al dito mignolo, dove termina a lato dell’unghia e si congiunge con il meridiano dell’Intestino Tenue.

Vediamo i punti principali:

C3 = all’estremità mediale della piega del gomito, nell’incavo davanti all’epicondilo mediale dell’omero. È indicato in caso di depressione grave, ansia, insonnia, dolori al petto e lungo il meridiano del braccio, tremore alle mani, vertigini. È consentita la moxa. È un Punto Mare.

C4 = sulla faccia antero-interna dell’avambraccio a 1,5 cun sopra la piega di flessione del polso. È utile a rimuovere le ostruzioni del meridiano e ha un’azione specifica sulle ossa e articolazioni. È consentita la moxa. È un Punto Fiume.

C7 = sulla piega trasversa del polso, fra osso pisiforme e ulna, contro il bordo radiale del tendine del muscolo flessore ulnare del carpo. È il punto più importante del meridiano e uno dei maggiori punti del corpo. È indicato per ansia da stress, depressione, insonnia, palpitazioni, agitazione e irritabilità. È consentita la moxa. È un Punto Ruscello e Yuan. È il Punto di Dispersione del meridiano.

C8 = sul palmo della mano, dove poggia la punta del mignolo stringendo il pugno. Utile in caso di insonnia, depressione grave e psicosi, palpitazioni, amnesia, svenimenti, spasmi mano e gomito, irrequietezza. È consentita la moxa. È un Punto Fonte ed è il Punto Ben.

C9 = sul lato radiale del mignolo, a 0,1 cun dietro l’angolo ungueale esterno. È indicato in caso di forte ansia, isteria, attacchi di panico, palpitazioni, insonnia, memoria debole, perdita di coscienza, collasso, shock, febbre con agitazione. È consentita la moxa. È un punto utilissimo di rianimazione e Punto di Tonificazione del meridiano. È un Punto Pozzo.

In caso di svenimento con perdita di coscienza o collasso, nell’attesa ovviamente dell’intervento dei medici, toccare questo punto con forza, con l’unghia o anche mordicchiandolo.

Nel prossimo articolo parleremo del meridiano dell’Intestino Tenue.

 

Testi:  I Fondamenti della Medicina Tradizionale Cinese – Giovanni Maciocia

Medicina Cinese – Ted J. Kaptchuk

Atlante di Agopuntura – Hoepli

Teoria e pratica Shiatsu – Carola Beresford-Cooke


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