L’Elemento Legno è associato a energia, cooperazione, adattabilità, organizzazione ed espressione di sé.

Si può anche non sapere qual è la propria missione sulla Terra, ma il dono dell’Elemento Legno consiste nell’impulso a sforzarsi ugualmente per il proprio benessere e per quello delle altre forme di vita che condividono o creano l’ambiente. Solo questo equilibrio garantisce la sopravvivenza.

L’energia del Legno in natura è molto forte, è la forza e l’impulso a vivere e crescere della vita, tipica delle piante e degli uomini. Per comprenderla meglio possiamo pensare alla primavera, l’energia del risveglio, alla ripresa della vita dopo il riposo invernale, al rinnovo del ciclo annuale delle stagioni e dell’esistenza individuale nel ciclo della vita.

Non è un’energia aggressiva ma tendenzialmente benevola. È la gioventù ed il futuro. Nell’uomo è la forza con cui si intraprende qualcosa di nuovo, la spinta per lo sviluppo personale, psichico e spirituale ed è sempre presente, per tutto il corso della vita. Se questa spinta, questa evoluzione viene bloccata o impedita, subentrano tensione e collera che, accumulandosi, sfoceranno in violenta rabbia.

L’equilibrio tra la forza dell’energia e la fermezza della repressione determina il modo in cui si manifesterà la rabbia e la direzione del Qi che l’accompagna:

• se la rabbia viene espressa, il Qi salirà verso l’alto, si dirà che la persona è irascibile e la violenza che fa salire l’energia provocherà forti mal di testa, problemi agli occhi, viso arrossato, pressione alta e i vari disturbi che ne conseguono;
• se la rabbia viene repressa il Qi sarà ristagnante e subentreranno depressione, disturbi a gola, diaframma e pelvi.

Cos’è la rabbia? Un modo per chiedere di essere ascoltati, di affermare la propria individualità, per dire che esistiamo e vogliamo essere riconosciuti. Quando l’individuo viene riconosciuto ed incoraggiato a essere se stesso, rabbia e depressione non costituiranno un problema perché le qualità positive del Legno, creatività e coesistenza armoniosa, si esprimeranno portando il massimo del beneficio.

All’Elemento Legno vengono associati un Organo, il Fegato, e un Viscere, la Vescica Biliare o cistifellea.

Il colore associato è il verde, e come potrebbe essere altrimenti? È il colore del regno vegetale. Se viene rilevato intorno agli occhi o alla bocca segnala una disarmonia del Fegato o della cistifellea. Ricordiamo che, laddove il colorito non sia una caratteristica imputabile alla razza,  in presenza di squilibri cronici del Fegato, si tende ad assumere una colorazione dell’epidermide giallognola o verdastra. In altri casi, come nella rabbia espressa, il Qi che sale velocemente e con forza eccessiva porta ad assumere un colore acceso rosso uniforme. È anche interessante notare che, in sede di Esame clinico, il verde è significativo non solo in quanto segnale d’allarme del viso, ma anche inteso come preferenza del paziente. Se la persona si circonda di verde ed indossa prevalentemente vestiti verdi escludendo altri colori, sta indicando l’Elemento Legno che è in lei e può indicarlo anche se lo detesta. L’estremo in ogni cosa ci suggerisce di guardare al polo opposto per cominciare a vedere l’intera realtà.

Il suono dell’Elemento è l’urlo. Di solito si urla quando si vuole richiamare l’attenzione su ciò che si sta dicendo e quando le circostanze lo richiedono: quasi tutti adottano tale tecnica. Se però l’urlo diventa elemento costante e caratterizzante la propria voce c’è da supporre uno squilibrio del Fegato o della cistifellea. La voce può essere alta, enfatica, schioccante senza per questo sembrare rabbiosa, ma resta sempre una voce urlante. Se, al contrario, si reprime la rabbia, si tende ad assumere un tono gentile, sommesso e conciliante che di per sé non è un brutto segno ma è l’incapacità di alterare detto tono che suggerisce l’esistenza di un problema.

Abbiamo detto che una delle caratteristiche dell’individuo Legno è il prendere le decisioni e fare progetti. Ecco che allora l’organo sensoriale associato non può essere che l’occhio poiché la vista ci permette di comprendere l’ampia portata della situazione che ci si trova davanti, al fine di scegliere un comportamento appropriato, di vedere una “via d’uscita”. E questo vale sia a livello pratico (fisico e mentale) che intuitivo (chiaroveggenza). I problemi agli occhi spesso indicano una disarmonia dell’Elemento: visione offuscata o confusa o macchie vaganti davanti agli occhi è segno di Carenza di Sangue del Fegato, senso di secchezza o prurito è Carenza dello Yin del Fegato, occhi  arrossati o doloranti potrebbero indicare Fuoco al Fegato e sclera ingiallita è Calore Umido alla Cistifellea.
Nel prossimo articolo concluderemo le associazioni del Legno e inizieremo a parlare del Fegato e della Vescica Biliare (cistifellea) ad esso collegati.

Testi:  I Fondamenti della Medicina Tradizionale Cinese – Giovanni Maciocia
Teoria e pratica Shiatsu – Carola Beresford-Cooke
Medicina Cinese – Ted J. Kaptchuk
Diagnosi Shiatsu – Franco Bottalo
L’agopuntura Tradizionale – Dianne M. Connelly